Abstract
G.C. Romby
La Manifattura Tabacchi, disegno insediativo e
qualità architettonica
La Manifattura Tabacchi
chiude un decennio di grandi cantieri pubblici che hanno caratterizzato una
significativa stagione destinata a proiettare Firenze sullo scenario nazionale
costruendo una immagine aggiornata di
città del regime in cui si sposavano monumenti consacrati dalla storia e
dall’arte e architettura di innovativa
funzionalità e specializzazione.
L’area individuata per la
realizzazione del grande complesso della Manifattura Tabacchi rientrava nel
disegno del nuovo quartiere industriale a ovest della città e teneva conto della direttrice
ferroviaria che , tramite raccordo, avrebbe
consentito rapidità di collegamenti e di smercio dei prodotti.
La compresenza di funzioni
quali lavorazione, immagazzinamento, uffici e servizi nonché di ambienti per la ricreazione ecc.,
ha generato una articolazione delle soluzioni architettoniche oltrechè
tipologiche che ha costituito una cifra
peculiare che supera l’ambito cittadino e
locale; e le diverse soluzioni architettoniche
danno conto di una
diversificata attenzione progettuale per i corpi di fabbrica che costituiscono il trait de union
/affaccio verso la città e gli edifici all’interno del lotto destinati ai servizi
per le maestranze, agli impianti tecnici, al confezionamento e
immagazzinamento.
Formule compositive e
soluzioni architettoniche costituivano
nel panorama del quartiere industriale fiorentino un unicum cui non erano estranee
esperienze di “ architetture del lavoro” realizzate in ambito nazionale
ed europeo.