Scheda tecnica dell’area Manifattura Tabacchi - Firenze

 

L’attività della Manifattura Tabacchi di Firenze è dismessa dall’anno 2001

Da allora rimangono in funzione due attività: l’asilo e il teatro Puccini, colpito da ingiunzione di  sfratto dall’attuale proprietà

 

I manufatti sono tutt’ora in buone condizioni statiche e presentano un valore storico e tipologico

 

Il complesso produttivo è inserito in unrione” residenziale di circa 35000 abitanti, carente di servizi, accanto al Parco delle Cascine

 

 L’area misura circa sei ettari e su questa insistono16 fabbricati con una superficie complessiva di circa 103.000 mq

Considerata un’altezza media di 4 metri, la densità edilizia è di oltre 6,5 mc/mq

 

Nel 1999 la manifattura passò dal Monopolio di Stato all'Ente Tabacchi Italiani che ne decise la dismissione.

Nel 2003 la proprietà passò a Fintecna, finanziaria controllata dal Ministero del Tesoro, che la fece rientrare in un elenco di dismissioni urgenti, ignorando il protocollo firmato dall’ETI (Ente Tabacchi Italiani) , Il Ministero delle Finanze e il Comune di Firenze che prevedeva un riutilizzo dell’area e degli immobili a uso pubblico.

Nel 2006 viene venduto il 50% della proprietà alla Società Metropolis S.p.a.

La società Metropolis Spa è controllata in quote pari al 29,7% dalla BALDASSINI - TOGNOZZI SPA, dal CONSORZIO ETRURIA SOC. COOP. A R.L. e da IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A. . Il restante 10,81% è posseduto da soci di minoranza, tra cui la Camera di Commercio di Firenze .

 

Il prezzo è stato di 35 milioni di € per metà dell’area, per cui il valore complessivo ammonterebbe quindi a 70 milioni di €

 

Il PRG  vigente destina l’area ad “Attrezzature e servizi pubblici”

 

Con questa destinazione (priva di valore commerciale per un privato!!) viene fatto l’acquisto  nell’anno  2006 da parte della società Metropolis Spa

 

Il nuovo Piano Strutturale (non conformativo) prevede per quell’area destinazioni compatibili senza aumento di superficie e rimanda al Regolamento Urbanistico la definizione degli interventi da realizzarsi con strumento attuativo

 

La Giunta nel settembre 2011 presenta una variante ad hoc per accelerare i tempi del Regolamento Urbanistico e inizia “l’avvio del procedimento

La variante al PRG cancella la destinazione pubblica dell’intera area, mantenendo a questo uso solo l‘asilo e il teatro.

 

Le nuove funzioni previste nella variante sono: residenziale, commerciale, direzionale, alberghiero. Il 4% è destinato a servizi pubblici (rispetto al 100 % della destinazione di PRG) e il 3% all’edilizia residenziale pubblica (al posto del  20% previsto dal Piano Strutturale).

 

Le norme impongono il mantenimento degli edifici esistenti (a parte alcuni elementi di superfetazione). Della maggior parte il Piano prevede il  recupero, di alcuni l’abbattimento  e sostituzione con nuovi edifici a torre di 23 piani, cambiando per la prima volta lo skyline fiorentino.

 

L’approvazione di una variante urbanistica con queste caratteristiche produce all’area un plusvalore di oltre 60 milioni di Euro così sommariamente calcolati:

Prezzo di vendita del costruito

4% funzioni pubbliche = nulla

18% direzionale 5000 tot €/mq=90,000,000

15% commerciale 8000  €/mq tot=120,000,000

12% ricettivo 10000 €/mq tot =120,000,000

3% residenza sociale  €/mq tot= nulla

48% residenza privata 4000  €/mq tot= 192,000,000

 

Complessivamente 522 milioni di Euro dei quali circa ¼  (un quarto), 130,500 milioni di € rappresentano il valore dell’area, ovvero il suo possibile prezzo di vendita senza la realizzazione di opere. Per l’esclusivo effetto della variane il suo valore passa da 70 milioni a 130 milioni

    

 Tolti quindi 70.000.000 di euro del prezzo d’acquisto, risulta un guadagno netto di oltre 60 milioni

Questa è LA RENDITA: un atto pubblico,  l’approvazione della Variante in Consiglio Comunale, senza lavoro e senza opere, produce un enorme profitto di cui non gode la collettività ma  solo il proprietario dell’area. I cittadini vengono  danneggiati dalla sottrazione di 6 ettari di servizi e attrezzature pubbliche e gravati da ulteriori disagi (carenza di parcheggi, traffico, inquinamento ..)

 

 

A cura di Luisa Calimani e Serena Jaff